Speranza di vita alla nascita e l’attesa di vita in buona salute restano invariate nell’ultimo anno in Italia attestandosi rispettivamente ad 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 per le donne. È quanto attesta l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel Report “World Health Statistics”, che valuta i progressi relativi agli obiettivi legati alla salute in ciascuno dei 194 Paesi per i quali sono disponibili statistiche sanitarie.
Su scala globale, l’aspettativa di vita per un bambino nato nel 2015 era 71,4 anni (73,8 per le femmine e 69,1 anni per i maschi), ma con divari importanti: l’aspettativa di vita media per un bambino nato in un gruppo di 29 paesi – tutti ad alto reddito – è di 80 anni o più, mentre i neonati di un gruppo di 22 paesi – tutti nell’ Africa sub-sahariana – è inferiore a 60 anni. Le donne nate in Giappone, con una vita media di 86,8 anni, sono gli esseri umani che possono sperare di vivere più a lungo, mentre per gli uomini è la Svizzera che registra l’aspettativa di vita più lunga e pari a 81,3 anni. All’alto estremo, figura la Sierra Leone con la speranza di vita più bassa per entrambi i sessi: 50,8 anni per le donne e 49,3 anni per gli uomini.
Quanto alle aspettative di vita in salute alla nascita, l’Italia, in linea con il precedente rapporto Oms, si attesta su una media di 72,8 anni. Primeggiano in questa ‘classifica’ rispettivamente, il Giappone con una media di 74,9 anni, Singapore con 73,9 anni, la Corea del Sud con 73,2, e la Svizzera con 73,1 anni di speranza di vita in buona salute